La pesca è un frutto che si mangia d’estate ma non solo. Grazie all’elevata quantità d’acqua che contiene – ben il 90%! – si rivela infatti un’ottima alleata per l’idratazione, nonché un valido supporto per il nostro organismo.
Ricche di vitamine (A, B e C) e sali minerali, sono cinque le principali varietà di pesche che si trovano in commercio, tutte dalle proprietà uniche. Incontriamo, quindi, le pesche gialle, le più comuni, dalla buccia vellutata e la polpa compatta e succosa; le pesche bianche, dalla consistenza filamentosa e la buccia vellutata; le tabacchiere, leggermente schiacciate ai poli, con la buccia sottile e una polpa molto dolce e profumata; le percoche, con la polpa soda e la buccia pelosa; e, infine, le nettarine (o pesche noci), dalla buccia liscia e sottile e la polpa compatta e croccante.
La pesca nella storia: Cina, Persia ed Europa
La pesca (prunus persica) è conosciuta e apprezzata fin dall’antichità. Di origine cinese, le pesche giunsero in Europa grazie ai greci e ai romani che le importano dalla Persia. A dare il via alle importazioni in Occidente, si dice fosse stato Alessandro Magno che, dopo aver assaggiato i “pomi persiani”, non volle più rinunciarvi.
Al di là della leggenda, l’ipotesi sulla provenienza geografica delle pesche trova conferme nei nomi che gli antichi diedero a questi frutti: “melon persikon” in greco e “malum persica” in latino ossia, letteralmente “il pomo della Persia”.
Riferimento tutt’oggi presente in alcune forme dialettali quali il piemontese “persi” (conosciuto anche oltre i confini regionali per i persi pien – le pesche ripiene – l’iconico dolce della tradizione piemontese con amaretti e cacao). Secondo la tradizione popolare cinese, il pesco rappresenta l’immortalità, poiché si pensa che i suoi frutti siano in grado di conservare il corpo dal naturale decadimento.
Shou Xing, dio della longevità e della salute, pare fosse semplicemente un uomo, un saggio che ottenne l’immortalità mangiando delle pesche magiche. L’iconografia tradizionale lo rappresenta come un anziano calvo e dalla lunga barba bianca, mentre tiene in mano una pesca. In Cina, ancora oggi, il pesco è carico di significati simbolici tanto che, durante i matrimoni, le spose sono solite portare fiori di pesco come auspicio di amore eterno e prosperità.
Tutti i benefici delle pesche
A livello nutrizionale, le pesche sono considerate frutti ipocalorici, poiché contengono soltanto 25 kcal per 100 g di prodotto, per cui sono particolarmente adatte a essere consumate in regimi salutari. Ciò è anche merito della buona presenza di fibre che contribuiscono a stimolare il senso di sazietà.
La notevole presenza d’acqua rende le pesche particolarmente indicate a essere consumate dopo lo sport, per reintegrare i liquidi e i sali minerali persi durante l’allenamento. Inoltre l’acqua, assieme al potassio, determina le buone proprietà diuretiche delle pesche che aiutano a contrastare la ritenzione idrica e a favorire l’eliminazione delle tossine, alleggerendo il lavoro di fegato e reni.
E non è tutto! Le pesche portano con sé flavonoidi dall’azione antiossidante, dunque utili al nostro organismo, con effetti benefici in tanti organi del corpo.
Ricette con le pesche, dolci e salate. Dalla salamoia al Bellini: le pesche in cucina
La storia della pesca, lo abbiamo visto, è molto antica, e antiche sono le testimonianze dei suoi diversi usi in cucina. A partire da Apicio, il più grande cuoco-gastronomo della Roma imperiale che nel suo ricettario De re coquinaria parla di una modalità di conservazione delle pesche che a noi può sembrare insolita: in una salamoia a base di aceto, sale e santoreggia.
Per la prima ricetta di una torta da forno a base di pesche, si dovrà aspettare fino al millecinquecento, quando il mitico Bartolomeo Scappi descrive una preparazione con frolla, pesche, burro zucchero e cannella, da cuocere al forno o alla brace. È ancora più recente, poi, la diffusione delle golose pesche sotto spirito, diffusa dal manuale dell’Artusi.
Dall’Ottocento – periodo in cui si afferma la coltivazione del pesco in Italia – in poi, le ricette con le pesche si sono moltiplicate, soprattutto verso classiche preparazioni dolci (come gelati, creme, sorbetti, composte e conserve), ma lasciando anche spazio ad accostamenti più fantasiosi quali quelli con il pesce o con alcune tipologie di formaggio. Fino a qualche anno fa, poi, molto in voga era anche un cocktail a base di polpa di pesca frullata e vino spumante, noto a tutti come Bellini, dal nome dell’artista che lo ispirò.
Ricetta: Insalata di pesche
Scopri la ricetta nella sezione ricette, al seguente link: Insalata di pesche | Mi Alimento
Ricetta: Persi Pien (pesche ripiene)
Scopri la ricetta nella sezione ricette, al seguente link: Pesche ripiene | Mi Alimento
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Scritto da Redazione
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