Il kiwi, sebbene di origine asiatica, è così diffuso nel nostro Paese da rendere l’Italia una dei principali produttori ed esportatori a livello mondiale (assieme a Cina e Nuova Zelanda). Noto per i suoi benefici sulla salute e per le sue numerose proprietà benefiche, le diverse varietà del kiwi si differenziano per la forma e il colore: qui da noi, se ne trovano essenzialmente due: il kiwi verde e il kiwi oro. Entrambi delle dimensioni di una patata medio-piccola, la varietà verde è ovale, con polpa verde e buccia pelosa, mentre quella oro ha una forma più allungata, una polpa giallognola e una buccia liscia. La storia del kiwi nel nostro Paese è estremamente recente, risalente a non più di cinquant’anni fa, ma dalla crescita esponenziale e rapidissima. Oggi, le coltivazioni di kiwi si trovano in diverse aree della Penisola, di cui le principali sono in Veneto, Piemonte e Lazio.
La storia del kiwi, il frutto con lo stesso nome di un uccello
Del kiwi, al di là della storia recente, si può dire molto. Partito dalla Cina, s’è dapprima conquistato il cuore e poi il palato dei neozelandesi, come testimonia il nome stesso del frutto. Kiwi, infatti, è un termine della lingua maori con cui i nativi indicano due specie di uccelli delle dimensioni di un gallo, il becco allungato e ricurvo e le ali estremamente piccole, del tutto inadatti al volo.
Una leggenda locale narra di un tempo in cui le foreste della Nuova Zelanda furono seriamente compromesse da ripetuti attacchi di numerosissimi sciami d’insetti. Il dio della foresta, preoccupato per la situazione, chiese aiuto proprio al kiwi che, per salvare la foresta, dovette però rinunciare alle sue preziose ali. Il dio, per ringraziarlo del sacrificio, fece crescere un frutto unico nel suo genere: il kiwi.
Questo racconto ben rappresenta l’immenso affetto che i neozelandesi provano per questo uccello tanto che, oltre ad averne fatto uno dei simboli nazionali, sono soliti indicare se stessi – ancora una volta – come kiwi, ossia “abitante della Nuova Zelanda/neozelandese”. Da qui, per estensione, il nome del frutto, che andò a sostituire il precedente chinese gooseberry (uva spina cinese).
Kiwi e proprietà benefiche: non solo vitamina C
Da un punto di vista nutrizionale, il kiwi è un vero e proprio scrigno di preziose sostanze benefiche per il nostro organismo. Anzitutto, com’è noto, la vitamina C, di cui i kiwi sono così ricchi che uno solo è sufficiente a soddisfarne il nostro fabbisogno quotidiano, contenendo molta più vitamina C di un’arancia o un limone e rendendolo indispensabile per il potenziamento del nostro sistema immunitario, per la pelle e per il potenziale antinfiammatorio.
I kiwi, inoltre, grazie all’acido ascorbico di cui la polpa è ricca, contribuiscono a mantenere l’organismo in equilibrio. Sono, altresì, ricchi di fibre (due kiwi al dì ne forniscono il 20% della dose giornaliera raccomandata), quindi leggermente lassativi e utili a ridurre l’assorbimento degli zuccheri raffinati e dei grassi. Nei piccoli semini neri che la polpa custodisce, poi, si trovano moltissima vitamina E e Omega-3, degli eccellenti nutrienti che favoriscono anche la circolazione.
Ma parlare di kiwi e benefici per la salute significa anche menzionare il suo ruolo nella digestione delle proteine, per merito dell’enzima actinidina che aiuta a favorire la salute digestiva.
Il kiwi in cucina, una nota acidula per sorprendere. Lasciati ispirare da ricette insolite con il kiwi, anche salate!
L’uso culinario del kiwi è abbastanza variegato, anche se è decisamente comune consumarlo così com’è, al naturale, semplicemente sbucciato. Della varietà oro, priva di peluria, è possibile mangiare anche la buccia (se il frutto proviene da agricoltura biologica), aumentando in tal modo l’apporto di fibre.
In pasticceria viene utilizzato per la preparazione di dessert al cucchiaio quali mousse, soufflé, zuccotti e bavaresi poiché, grazie alla sua innata e gradevole nota acidula, dona freschezza e ammorbidisce il sentore dolce. Con la polpa cotta insieme a zucchero e succo di limone, è possibile confezionare marmellate di kiwi e composte varie, perfette da spalmare sul pane, da abbinare ai formaggi o per farcire una golosa crostata. Oltre all’utilizzo in combinazione con altri ingredienti dolci, il kiwi può sorprendere con l’accostamento ad alcuni elementi salati come, ad esempio, carni e tartare di pesce: un’ottima idea anche per stupire gli ospiti.
Ricetta: code di gamberi su tartare di frutta
Scopri la ricetta nella sezione ricette, al seguente link: code di gambero su tartare di frutta | Mi Alimento
Ricetta: crostata al kiwi
Scopri la ricetta nella sezione ricette, al seguente link: crostata al kiwi | Mi Alimento
Segui il nostro magazine per tanti articoli, news, ricette e consigli sul mondo dell’alimentazione sana e sostenibile. Iscriviti alla nostra newsletter per non perderti nessun aggiornamento!
Scritto da Redazione
Nessun commento! Lascia il tuo.