Il cacao è talmente amato da tutti, grandi e piccini, e declinato in così tante versioni e preparazioni, sia da bere che da mangiare, che sembra impossibile sia presente nella nostra alimentazione da appena cinquecento anni – che non sono poi così pochi, ma: come facevano prima?
In questo articolo ti raccontiamo la storia del cacao e esploriamo i suoi benefici sulla salute e proprietà benefiche che magari non conosci!
Storia del cacao. Dall’amara bevanda precolombiana alle tante forme del nostro cioccolato
Il merito di aver scoperto il cacao si deve ai Maya e agli Aztechi, le antiche civiltà che abitavano l’America centrale e meridionale prima dell’arrivo di Cristoforo Colombo. Questi popoli conoscevano i semi del cacao fin dal 1000 a.C. e li usavano sia per ottenere una bevanda energizzante, sia in occasione di riti sacri e religiosi, ma anche come medicamento e come moneta di scambio. Dalla speziata e amara xocoatl azteca all’odierno cioccolatino il passo è breve: la nomea dei tanti benefici e della prelibatezza del cacao si espande rapidamente anche in Europa, dopo che gli esploratori spagnoli lo portano a Siviglia verso la fine del XVI secolo. Anche nelle corti reali spagnole ed europee inizialmente viene consumato come bevanda – sofisticata e di lusso –, cui viene aggiunto zucchero per renderla più gradevole. Velocemente il cacao rientra di buon grado nella gastronomia del Vecchio Mondo, dando vita a una vera e propria rivoluzione del gusto. Il successo di questo prezioso alimento viene infatti attestato da Linneo, il medico e naturalista svedese che classifica la pianta del cacao con il nome di Theobroma cacao, ossia “cibo degli dei”. Coltivata in zone dal clima caldo e umido (specialmente America Latina, America del Sud e Africa tropicale), è una pianta che fruttifica perennemente; la raccolta avviene però solitamente una o due volte nel corso dell’anno. Il frutto del cacao (detto cabossa), lungo una ventina di centimetri e di colore bruno-rossiccio a maturazione, contiene una pasta molle dal sapore acidulo, nella quale sono immersi i semi (le fave di cacao). Questi vengono estratti e spremuti per ricavare il burro di cacao, oppure fatti fermentare – per un periodo che può variare dai 10 ai 30 giorni – per permettere il totale distacco della polpa e conferire loro il massimo aroma, quindi lavati, essiccati, tostati e macinati per ottenere il cacao in polvere.
Benefici del cacao? Ebbene si! Goloso è goloso ma il cioccolato può fare anche bene, ad esempio all’umore
Rinvigorente, energizzante e alleato del buon umore, il cacao presenta numerose proprietà nutrizionali, che svolgono importanti funzioni volte al benessere fisico e psichico dell’organismo. Tanto che il consumo (moderato) di cioccolato fondente ad alta percentuale di cacao è ormai diffusamente consigliato e anzi raccomandato, grazie ai numerosi benefici che apporta alla salute. Alimento ricco e complesso, il cacao è una buona fonte di vitamine (soprattutto dei gruppi B ed E) e di minerali essenziali (magnesio, ferro, zinco); inoltre è ricco di flavonoidi, potenti antiossidanti dalle proprietà protettive e antinfiammatorie, che insieme al significativo contenuto di acidi grassi essenziali (circa il 50% della composizione nutrizionale) possono contribuire a sostenere le funzionalità del sistema immunitario e cardiovascolare. Inoltre, il cacao contiene caffeina e teobromina (un alcaloide simile alla caffeina), che hanno effetti stimolanti sul sistema nervoso centrale.
Ricette con il cacao: dolci, gelati e cioccolatini ma anche tanti abbinamenti con il salato
Il cacao è un vero e proprio alimento, utilizzabile in cucina per una grande varietà di preparazioni, sia in forma di polvere di cacao – amara o dolce – sia di burro di cacao, un grasso 100% vegetale di color avorio che trova largo impiego in cosmetica e in cucina. In ambito culinario, il burro di cacao, inodore e dal sapore neutro, estratto con processi totalmente naturali senza uso di additivi chimici, è un ottimo sostituto del burro ottenuto dal latte animale, utilizzato soprattutto nella produzione dolciaria (prevalentemente per produrre cioccolato) e per impasti di base come pasta frolla e pasta sfoglia, ma anche per mantecare, cucinare e friggere (ha un alto punto di fumo).
L’impiego del cacao in polvere è comunemente diffuso per la realizzazione di budini, mousse, creme al cucchiaio, torte, biscotti e in tanti dessert tipici della tradizione dolciaria italiana, come il tiramisù e il mascarpone. È comunque diffuso anche il suo uso in preparazioni salate, per esempio per addolcire le note selvatiche di piatti a base di selvaggina, per aggiungere un tocco sfizioso al ripieno di tortelli e ravioli o in contrasto a sapori delicati, come per esempio la zucca, o più decisi, come formaggi erborinati. L’abbinamento del cacao con sapori decisi (dal peperoncino ad altre spezie ai peperoni cruschi) ne arricchisce l’aroma e dona carattere e originalità alle preparazioni. Il cacao è anche la base per bevande, dalla classica cioccolata calda al semplice latte con cacao a liquori e creme alcoliche da sorseggiare.
Ricetta: pasta fresca al cacao
Scopri la ricetta nella sezione ricette, al seguente link: pasta fresca al cacao | Mi Alimento
Ricetta: salame di cioccolato
Scopri la ricetta nella sezione ricette, al seguente link: salame al cioccolato | Mi Alimento
Scritto da Redazione
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